La diciottesima edizione del Torneo delle Nazioni di Gradisca D’Isonzo ha confermato l’evento quale uno dei più prestigiosi e importanti a livello internazionale per ciò che concerne il calcio giovanile (U15). L’anno della maturità, ma anche del post covid-19 ha attirato l’attenzione di molti addetti ai lavori e osservatori italiani e stranieri che si sono visti sulle tribune dei vari stadi e campi di gioco con taccuino alla mano per prendere appunti sui vari campioni potenziali di domani.Il Mundialito trasfrontaliero gradiscano ha offerto la possibilità di vedere giocare alcune delle migliori squadre del ranking mondiale (Belgio, Inghilterra, Messico, Portogallo, Italia, USA) ma anche altre realtà calcistiche in forte crescita come la Rep.Ceca, che ha disputato un ottimo torneo arrivando in finale e perdendo con gli azzurrini che hanno riconquistato il trofeo dopo 14 anni. I numeri del Torneo 2022: 24 match complessivi su 20 campi da gioco tra Italia (Friuli Venezia Giulia e Veneto), Austria e Slovenia, 400 persone delle 12 delegazioni e nazionali, 45 allenamenti in 12 campi (tra FVG, Austria e Slovenia) con il supporto di quasi 50 volontari e 37.000km percorsi, nei vari spostamenti, oltre 16.000 spettatori complessivi. Una macchina organizzativa rodata ma, allo stesso tempo, attenta alle continue esigenze delle varie nazionali e dei numerosi media presenti nell’arco di tutto l’evento che hanno contribuito ad una copertura stampa e di divulgazione delle notizie e risultati a livello nazionale e internazionale con servizi e produzioni live streaming che hanno ottenuto ottime cifre di fruizione da tutto il mondo. Molto soddisfatto per l’andamento della kermesse Nicola Tommasini, il presidente del Comitato organizzatore del “Nazioni” di Gradisca.«Il successo dell’Italia è il miglior regalo dopo due anni di incognite e sacrifici legati alla pandemia – afferma – Siamo ripartiti con dodici squadre, ma tutte di un livello estremamente alto. E questo si è visto sui campi, dove si è potuto assistere ad un ottimo spettacolo tecnico. Anche l’affluenza è stata molto buona, sia in regione che in Austria e Slovenia. È il segno che c’è di nuovo voglia di stare assieme attraverso lo sport. Personalmente ringrazio quanti, a partire dai partner e sponsor che ci affiancano, ed ai tanti volontari della macchina organizzativa, si sono spesi per la riuscita di questa edizione di rinascita».
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